Il ruolo del fisioterapista dopo l’amputazione di arto inferiore 

  1. Chi è il fisioterapista e qual è il suolo ruolo?
  2. L’importanza del fisioterapista nella riabilitazione post-amputazione
  3. Il percorso riabilitativo presso il nostro Istituto di riabilitazione per persone amputate

L’amputazione è un evento drammatico che può colpire la vita di un individuo sotto diversi aspetti. Quando questo accade, il paziente, che è stato costretto a subire l’amputazione, sia questa di un arto superiore o inferiore, si trova a confrontarsi con diverse figure mediche, che collaborano tra di loro e con il paziente per condurlo  verso un percorso di recupero. 

Infatti, in quella che viene chiamata la fase post-amputazione è molto importante che il paziente, che spesso già si trova ad affrontare il trauma di non riconoscersi più nella sua immagine, ma soprattutto che si trova a fare i conti con una parziale indipendenza, venga seguito da un’equipe medica specializzata. Lo staff medico deve essere in grado di analizzare lo specifico caso, e quindi le esigenze del paziente, e studiare un piano mirato volto a permettere alla persona amputata di tornare a condurre una vita autonoma, il più simile possibile a quella che conduceva prima del tragico evento. 

Tra gli specialisti di maggior importanza spicca quella del fisioterapista, che si occupa di realizzare un programma con l’obiettivo di migliorare la forza, l’equilibrio, la flessibilità e la forma cardiovascolare. Inoltre, il fisioterapista dovrà trasmettere al paziente diversi metodi e strategie per camminare con fluidità anche con la protesi, elemento fondamentale che concorre e aiuta l’individuo a rendersi nuovamente autonomo. 
In questo articolo analizzeremo nello specifico chi è il fisioterapista e qual è il suo ruolo nel percorso riabilitativo del paziente amputato. Concluderemo approfondendo quali sono i percorsi di riabilitazione proposti dall’Istituto di riabilitazione di Reha Group, Rehabile.

Chi è il fisioterapista e qual è il suolo ruolo?

Sai davvero chi è il fisioterapista e qual è il suo ruolo? Sicuramente avrai sentito parlare almeno una volta di fisioterapia o avrai conosciuto qualcuno che per diverse ragioni si è affidato a questo specialista. Nel caso tu non sappia nello specifico di cosa si occupa, ti consigliamo di continuare a leggere. 

Come prima cosa è importante chiarire che il fisioterapista non è un medico. Infatti, mentre quest’ultimo è laureato in medicina e segue un percorso di studio di sei anni, il fisioterapista, al contrario, per poter praticare la professione deve svolgere un percorso di studi triennale in Fisioterapia e iscriversi all’albo dei Fisioterapisti per essere abilitato e esercitare il suo ruolo. 

Un laureato in medicina e chirurgia non può praticare terapie di riabilitazione e viceversa, per questo le due figure si trovano spesso a collaborare insieme. Infatti, nessuno dei due ruoli può essere svolto dall’altro e quindi, per sviluppare percorsi mirati, che possano aiutare i pazienti a ritrovare il proprio benessere fisico, e non solo, è necessaria una loro stretta coordinazione. 

A tal proposito è bene specificare che, spesso, il fisioterapista collabora anche con altre figure che concorrono al benessere del paziente, proprio come nel complesso e lungo percorso della riabilitazione del paziente amputato. Infatti, in questi casi il fisioterapista si trova a fare gioco di squadra con figure quali il fisiatra (medico), il terapista occupazionale e il tecnico ortopedico

Compreso che il fisioterapista non è un medico e che collabora anche con altre figure, è importante anche sapere che l’approccio fisioterapico prima di essere orientato al paziente, in quanto tale, è orientato alla persona. Il fisioterapista mette al centro del processo riabilitativo l’essere umano nella sua interezza, considerando anche tutti quei fattori che, inevitabilmente, incidono sul suo benessere e nello specifico sulla sua salute, tra questi si elencano: 

  • i fattori biologici;
  • i fattori psicologici;
  • i fattori sociali

Nel prossimo paragrafo, vediamo quanto è importante il fisioterapista nella fase di riabilitazione post-amputazione di arto inferiore. 

L’importanza del fisioterapista nella riabilitazione post-amputazione

uomo amputato che si guarda allo specchio

L’amputazione di un arto inferiore spesso è la conseguenza di una lesione subita o a causa di un incidente automobilistico o dopo aver subito un’operazione chirurgica, che spesso si ritiene necessaria per evitare ulteriori complicanze di una patologia, come ad esempio il diabete. 

È importante sapere che l’arto inferiore può essere amputato in diverse zone in base ovviamente al singolo caso. Spesso l’amputazione avviene sopra o sotto il ginocchio e in quelli più gravi anche a livello dell’anca. 

A questo punto sorge spontanea una domanda: cosa avviene dopo l’amputazione? E, cosa più importante, qual è il ruolo che svolge il fisioterapista in questo percorso di ripresa? 

Andando per ordine, dopo l’amputazione la prima cosa è attendere che la ferita dell’arto residuo, anche conosciuto come moncone, si rimargini completamente. Solo dopo che il moncone è guarito inizia la fase di riabilitazione vera e propria. Per affrontare questo percorso è molto importante scegliere un centro specializzato nella riabilitazione dell’amputato, come Rehabile, l’Istituto di riabilitazione per persone amputate di Reha Group coordinato dal medico fisiatra di prim’ordine il Dott. Traballesi, che guida un’equipe multidisciplinare di fisioterapisti e tecnici ortopedici.

Dopo che la ferita è completamente guarita inizia il percorso di ripresa con un esperto fisioterapista. L’obiettivo primario della riabilitazione in questi casi è quello di supportare e condurre il paziente a riprendere una vita più autonoma possibile con la protesi. Il fisioterapista ha quindi l’importante compito di portare l’individuo a riacquisire la sua piena indipendenza. 

Per arrivare al traguardo sopra descritto è necessario recuperare la forza, la resistenza e la coordinazione attraverso un programma studiato su misura in base alle esigenze e alle condizioni generali del paziente. Per questo la riabilitazione con il fisioterapista include esercizi di allenamento, quali trazione dell’anca e del ginocchio e potenziamento di tutti i muscoli degli arti inferiori e superiori. Il paziente viene supportato prima a iniziare esercizi in posizione eretta e poi a deambulare con il fine ultimo di acquisire sempre più fluidità nei movimenti. Il programma con il fisioterapista è quindi finalizzato al riapprendimento delle sequenze del movimento e alla spiegazione delle funzionalità della protesi. 

Il fisioterapista ha un ruolo di fondamentale importanza non solo nell’insegnare al paziente a deambulare con la protesi, ma svolge anche un ruolo di supporter, deve sostenere il paziente, incitandolo anche nei momenti in cui questo si sente scoraggiato o di non potercela fare. 

Come abbiamo accennato poc’anzi è fondamentale, dopo l’operazione, che l’amputato si affidi a centri specializzati. Nel prossimo paragrafo approfondiamo i percorsi dell’Istituto di riabilitazione per persone amputate, Rehabile. 

Il percorso riabilitativo presso il nostro Istituto di riabilitazione per persone amputate

palestra per fisioterapia e riabilitazione

È importante specificare che ogni paziente che ha subito l’amputazione di un arto inferiore ha esigenze specifiche differenti, in quanto l’anamnesi clinica è diversa per ognuno. 

Ovviamente le condizioni fisiche del paziente incidono sul percorso di ripresa e sui tempi con cui questo avviene. Risulta spontaneo pensare che un paziente in buona salute, con un fisico allenato e giovane avrà tempi di recupero più rapidi e esigenze differenti rispetto a un paziente che presenta una storia clinica più complessa e magari anche un’età avanzata. Per questo ogni percorso che viene studiato dall’equipe medica è necessario che sia cucito su misura per ogni persona.

Proprio per questo presso il nostro Istituto puoi trovare diversi percorsi di riabilitazione. In Rehabile ogni percorso inizia sempre allo stesso modo, ovvero con una visita specialistica con il Dott. Traballesi, medico fisiatra con esperienza trentennale, e continua in modo diverso nei seguenti modi: 

  • percorso A: questo è pensato per tutti quei pazienti che devono iniziare la riabilitazione, ma non hanno una protesi. In questo caso, il percorso prevede la visita con il Dott. Traballesi, la valutazione in equipe per la scelta della protesi e del progetto riabilitativo, il preventivo da presentare alla ASL di residenza, l’inizio del percorso riabilitativo nel periodo pre-protesi e, una volta ottenuta l’autorizzazione della Asl per la fornitura della protesi, l’inizio del percorso con la protesi.
  • percorso B: questo invece è ideale per tutti quei pazienti che devono iniziare un percorso riabilitativo, che sono già dotati di protesi, ma che hanno bisogno di sostituirla. In questo caso, il percorso prevede la visita medica specialistica con il Dottor. Traballesi, l’analisi in equipe per la valutazione della protesi in dotazione e del progetto riabilitativo, la realizzazione del preventivo da presentare alla ASL di residenza. In caso di protesi inadatta e una volta ottenuta l’autorizzazione della Asl per la fornitura della nuova, inizia il confezionamento della protesi e la riabilitazione. In questo caso è possibile fare alcune sedute di fisioterapia, prima della fornitura della nuova protesi.
  • percorso C: questo specifico percorso è pensato per tutti quei pazienti che hanno bisogno di iniziare un percorso riabilitativo e che sono già in possesso di una protesi. In questo caso, il percorso prevede una visita medica specialistica con il Dott. Traballesi, l’analisi in equipe per la valutazione della protesi in dotazione e del progetto riabilitativo e l’inizio del percorso riabilitativo.

Vuoi iniziare il tuo percorso di rinascita? Contattaci e affidati ai professionisti di Rehabile. 

Indice

Fatti contattare dai nostri esperti

Lasciaci i tuoi riferimenti: ti ricontattiamo entro breve per fornirti tutte le informazioni di cui hai bisogno.

Contattaci ora
X

Contattaci

Compila i campi per essere ricontattato