Il ruolo del paziente nel successo della riabilitazione post-amputazione

L’esperienza dell’amputazione degli arti inferiori è un evento che porta con sé conseguenze traumatiche, non solo dal punto di vista fisico, ma anche psicologico e sociale.

L’amputazione oltretutto è una scelta importante che l’equipe medica prende dopo attente valutazioni, nei casi in cui ovviamente non si è subito un forte trauma, come ad esempio dopo un incidente. Infatti, in quest’ultimo caso spesso l’operazione viene presa in considerazione senza troppe valutazioni in quanto risulta essere l’unica possibilità per poter salvare la vita del paziente.

Per chi subisce l’amputazione di arto inferiore purtroppo il vero trauma non risiede solo nell’operazione, che risulta essere già un primo grande ostacolo da superare, ma anche in tutto quello che viene chiamato periodo post-amputazione

L’amputato non si riconosce e non si sente a suo agio con la nuova immagine che ha di se stesso, andando nella gran parte dei casi incontro a stati quali la tristezza, la rabbia e la depressione che incidono negativamente su tutto il processo di recupero e di ritrovamento del benessere, non solo fisico. Spesso si tende a dimenticare o non ricordare che proprio in questo periodo il ruolo attivo e partecipe del paziente è fondamentale e cruciale per il suo recupero fisico e psicologico.

Per questo l’empowerment e la partecipazione attiva dell’amputato giocano un ruolo chiave nel plasmare un percorso di riabilitazione efficace e centrato sulla persona. 

Fasi della riabilitazione post-amputazione

Prima di parlare di che cos’è l’empowerment, è importante comprendere quali sono le fasi della riabilitazione post amputazione

La prima fase della riabilitazione post-amputazione è quella che coinvolge l’accettazione della nuova realtà e la consapevolezza delle potenzialità di adattamento. Gli operatori sanitari devono collaborare strettamente con i pazienti per affrontare le emozioni associate all’amputazione e fornire informazioni chiare sul percorso di riabilitazione.

L’empowerment è la seconda fase e inizia con l’accesso a informazioni chiare e comprensibili riguardo alla condizione, alle opzioni di trattamento e alle risorse disponibili. Questo permette ai pazienti di prendere decisioni informate sulle loro cure e di partecipare attivamente al proprio processo di recupero.

Infine, la riabilitazione post-amputazione richiede lo sviluppo di nuove competenze e capacità. Questo può includere l’apprendimento dell’uso della protesi, la riabilitazione fisioterapica e la partecipazione a programmi di supporto psicologico. L’acquisizione di queste competenze è essenziale per aumentare l’autonomia e la fiducia del paziente.

L’importanza dell’empowerment nella riabilitazione post-amputazione

sportivo con protesi

Il concetto di empowerment nel contesto sanitario è nato all’inizio del nuovo millennio. Per empowerment del paziente si intende l’obiettivo di mettere lo stesso al centro delle sue cure, renderlo costantemente informato e partecipe nel processo decisionale e di cura.

L’empowerment rappresenta quindi il fulcro anche nella riabilitazione post-amputazione, in quanto permette al paziente, che si trova protagonista di questa difficile nuova condizione, di avere il controllo sulla propria situazione. Renderlo partecipe nelle decisioni riguardanti il percorso riabilitativo, è essenziale affinché vi sia una maggiore probabilità di successo dei trattamenti che vengono implementati e scelti dall’equipe medica.

I fisioterapisti devono lavorare in collaborazione con i pazienti, informarli sulle opzioni disponibili, coinvolgerli nella pianificazione del trattamento e incoraggiarli a esprimere le proprie esigenze e parlare delle proprie aspettative. L’empowerment non solo aumenta la motivazione del paziente, ma favorisce anche una migliore adesione al programma di riabilitazione, contribuendo così al successo a lungo termine.

Tra gli strumenti necessari per applicare la strategia di empowerment nel percorso di recupero post amputazione sono inclusi:

  • supporto psicologico: il supporto psicologico gioca un ruolo cruciale nel processo di empowerment. Psicologi specializzati possono aiutare i pazienti a affrontare le sfide emotive legate all’amputazione, fornendo strategie per gestire lo stress.
  • educazione continua: l’educazione continua è un elemento chiave dell’empowerment. I pazienti devono essere informati costantemente sui progressi nella tecnologia delle protesi, sulle nuove terapie e sulle risorse disponibili per mantenere un livello elevato di autonomia e incitarli a un continuo miglioramento delle loro condizioni.

L’empowerment porta con sé una serie di benefici nella riabilitazione post-amputazione, come:

  • aumento dell’autonomia: l’empowerment aiuta a ristabilire un senso di controllo sulla propria vita, permettendo ai pazienti di svolgere attività quotidiane in modo indipendente.
  • miglioramento della qualità di vita: un individuo che si sente in controllo della propria vita e delle proprie decisioni è più incline a sperimentare una migliore qualità di vita, nonostante le sfide fisiche.
  • partecipazione attiva alla società: l’empowerment supporta la partecipazione attiva alla società, favorendo il reinserimento sociale e professionale dei pazienti amputati.

È molto importante coinvolgere attivamente il paziente anche per quanto riguarda la personalizzazione del percorso riabilitativo. Infatti, includere costantemente la persona amputata permette all’equipe di medici e fisioterapisti di cogliere al meglio le le aspettative della stessa per studiare un piano di ripresa specifico e aumentare le probabilità di successo. 

La partecipazione attiva non solo migliora l’autostima del paziente, ma favorisce anche l’acquisizione di competenze pratiche che sono cruciali per una vita indipendente e soddisfacente dopo l’amputazione.

L’importanza del contesto di supporto vicino al paziente amputato

fisioterapista e paziente con protesi alle gambe

Il contesto di supporto è composto da tutte quelle persone che sono vicine al paziente che ha subito l’amputazione, tra queste ovviamente rientrano parenti, amici, professionisti, come medici, fisioterapisti, terapisti occupazionali e tutti coloro che per diversi motivi si trovano a far parte della cerchia di relazioni del paziente.

Potrà sembrare scontato o banale dire che ovviamente una solida comunità di supporto è un altro aspetto essenziale per il successo del percorso di riabilitazione che il paziente deve intraprendere dopo l’amputazione. 

Infatti, questa rete fornisce non solo supporto emotivo, ma anche opportunità di scambio di informazioni e consigli pratici. Ad esempio l’interazione con altri individui che hanno superato con successo la fase di riabilitazione può ispirare speranza e determinazione nei pazienti in fase di recupero. La condivisione di storie di successo e la partecipazione a gruppi di supporto possono svolgere un ruolo cruciale nel motivare i pazienti ad affrontare le sfide e a perseguire attivamente il proprio percorso di riabilitazione.

Risulta chiaro dunque come il ruolo del paziente nella riabilitazione post-amputazione risulta essere centrale per il successo del trattamento. L’empowerment e la partecipazione attiva consentono al paziente di assumere il controllo della propria guarigione.

La riabilitazione post-amputazione non è solo una questione fisica, ma anche emotiva e psicologica, e l’approccio centrato sulla persona è fondamentale per garantire un recupero completo e una qualità di vita ottimale per i pazienti che affrontano questa difficile esperienza.

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