Protesi arti inferiori e arti superiori: approfondiamo tutte le soluzioni di Reha Group 

È molto importante comprendere che dopo l’amputazione di un arto, che sia esso inferiore o superiore, la vita non finisce, anzi può esserci un nuovo inizio, una nuova vita, che continua proprio come quella prima del tragico evento.

Chiaro è, che un momento così delicato e importante come quello dell’amputazione di uno o più di un arto non può e non deve essere sottovalutato, né dal paziente amputato e neanche dal contesto familiare che lo accompagna in questo percorso di ripresa. 

Per questo, è fondamentale, dopo l’amputazione, essere seguiti dalle persone giuste, da professionisti esperti e competenti, che possano fornire al paziente tutte le conoscenze e i mezzi adeguati per riappropriarsi della propria autonomia.

Tra i mezzi necessari per aiutare il paziente, in pole position vi è la protesi, che permette ai pazienti di ritrovare la propria indipendenza, temporaneamente persa a causa dell’amputazione. 

Nel presente articolo approfondiamo, prima, quali e quanti livelli di amputazione esistono, per poi passare a parlare del moderno Centro Protesi di Reha Group e delle protesi di arti inferiori e superiori del nostro Centro. 

Quanti livelli di amputazione di arti inferiori e superiori esistono?

L’amputazione dell’arto può avvenire a diversi livelli, questo significa che in base al tipo di trauma o problema, l’equipe di medici chirurghi, che provvedono a operare il paziente, decideranno a che altezza amputare l’arto.

Che si tratti dell’arto superiore o di quello inferiore, in base all’altezza dell’amputazione, il percorso di riabilitazione da intraprendere e il tipo di protesi da utilizzare cambia.

Vediamo di seguito i vari livelli di amputazione dell’arto inferiore

  • amputazione del piede: l’amputazione del piede presenta oltre dodici livelli di amputazione distinti, che sono riconosciuti sia nella regione delle dita dei piedi fino alla parte centrale, nella regione del tarso;
  • amputazione transtibiale (sotto il ginocchio): l’amputazione transtibiale coinvolge l’asportazione di parti della tibia e del perone sotto il ginocchio;
  • disarticolazione di ginocchio: la disarticolazione di ginocchio significa che la parte inferiore della gamba (tibia e perone) viene amputata a livello del ginocchio, lasciando intatto il femore e spesso, quando la situazione lo permette, anche la rotula;
  • amputazione transfemorale (sopra il ginocchio): l’amputazione transfemorale avviene a livello del femore;
  • disarticolazione d’anca: nella disarticolazione dell’anca l’amputazione avviene tramite la separazione del femore, mantenendo integre le restanti componenti ossee della pelvi;
  • emipelvectomia: in caso di emipelvectomia viene asportata l’intera gamba insieme a parti delle ossa pelviche, fino alla potenziale rimozione del sacro.

Il livello di amputazione varia anche nel caso degli arti superiori, vediamo di seguito quanti e quali sono: 

  • trans-carpale: l’amputazione trans-carpale coinvolge la rimozione di parte della mano, situata al di sopra del polso, fino al carpo.
  • radio-carpica (disarticolazione): l’amputazione radio-carpica, nota anche come disarticolazione del polso, implica la rimozione dell’intera mano a livello del polso, compreso il radio e l’ulna;
  • trans-radiale: l’amputazione trans-radiale coinvolge la rimozione di una porzione dell’avambraccio, situata tra il polso e il gomito, con distinzione tra una posizione più vicina al polso (distale) e una più vicina al gomito (prossimale), compresa tra le lunghezze di queste due parti;
  • disarticolazione omerale: l’amputazione di gomito, o disarticolazione di gomito, consiste nella rimozione dell’intera parte dell’arto superiore a partire dal gomito, compreso l’omero, l’ulna e il radio;
  • trans-omerale: l’amputazione trans-omerale implica la rimozione di una porzione del braccio situata tra il gomito e la spalla, con distinzione tra una posizione più vicina al gomito (distale) e una più vicina alla spalla (prossimale), compresa tra le lunghezze di queste due parti;
  • gleno-omerale (disarticolazione): l’amputazione gleno-omerale, o disarticolazione della spalla, comporta la rimozione dell’intero arto superiore a partire dalla spalla, comprendendo l’omero e la scapola.
  • inter-scapolo-toracica: l’inter-scapolo-toracica è un tipo di amputazione estremamente raro e complesso che coinvolge la rimozione dell’intero arto superiore insieme alla spalla e parte della gabbia toracica.

Come abbiamo visto poc’anzi ci sono amputazioni che possono avvenire a diversi livelli in base alla gravità della situazione, per fortuna nella maggior parte dei casi è possibile applicare una protesi specifica. Nei prossimi paragrafi vediamo nel dettaglio le soluzioni proposte da Reha Group. 

Il Centro Protesi di Reha Group

In Reha Group siamo consapevoli che realizzare una protesi, sia di arto inferiore che superiore, non significa solo fornire un nuovo arto. Infatti, le soluzioni sviluppate presso il nostro Centro Protesi rientrano in un raggio molto più complesso, in cui al centro vi è il paziente con le proprie esigenze, le proprie problematiche, ma soprattutto il desiderio di riappropriarsi della propria indipendenza e della voglia di tornare a condurre la propria vita. 

La protesi, come dicevamo all’inizio di questo articolo, ha un ruolo fondamentale: restituire fiducia al paziente amputato, deve dargli la certezza di poter tornare a fare tutto ciò che faceva prima dell’amputazione e, se possibile, anche di più. La protesi è il mezzo che deve infondere all’amputato la giusta dose di certezza, che la vita continua e vale la pena riprendere tutto ciò che si è momentaneamente fermato. 

Inoltre, presso il nostro Centro Protesi è possibile provare la tecnologia, se hai il desiderio di verificare se un ginocchio o un piede, piuttosto che una mano o un braccio possa essere migliore della protesi che già usi e quindi migliorare la tua qualità della vita, grazie alla prova gratuita, potrai indossare la protesi per quindici giorni, al termine dei quali potrai scegliere se tenerla oppure restituirla. 

La protesi deve garantire a tutti i pazienti di poter tornare a condurre una vita normale, per questo sviluppiamo diverse soluzioni. Nel prossimo paragrafo vediamo nel dettaglio quali protesi, di arti inferiori e superiori, puoi trovare presso il nostro Centro Protesi. 

Innovazione e personalizzazione: le protesi di arti inferiori di Reha Group

Dopo un’amputazione di arto inferiore, che sia essa l’amputazione di un piede o di un’intera gamba, il paziente perde la propria autonomia, o meglio, la propria capacità di deambulare

In questi casi, dopo il primo periodo in cui è importante che la ferita guarisca nel migliore dei modi per evitare di incorrere in infezioni e altre problematiche che potrebbero allungare il percorso di ripresa, è fondamentale stabilizzare il moncone, l’estremità dell’arto mancante. Infatti, solo dopo che il moncone sarà stabilizzato sarà possibile procedere con la scelta della protesi definitiva più adeguata alle specifiche esigenze dell’amputato e iniziare un percorso di riabilitazione per imparare, nuovamente, a camminare, correre e riprendere tutte le attività di vita quotidiana che l’amputato ha dovuto interrompere per via del tragico evento.

Come dicevamo poc’anzi per tornare a deambulare e rendersi quindi autonomi è fondamentale utilizzare la giusta protesi. 

Le protesi di arti inferiori del Centro Protesi di Reha Group sono realizzate con materiali di ultima generazione per garantire al paziente una completa libertà di movimento. 

Dalla protesi perfetta da utilizzare in spiaggia a quella per correre è possibile scegliere la tecnologia più adatta ad ogni specifica esigenza, vediamone di seguito alcune: 

  • piede protesico con caviglia Kinterra: unisce l’uso dell’idraulica e della fibra di carbonio per garantire agli individui con amputazioni di livello K3/K4 un modo fluido per camminare, senza preoccuparsi delle asperità del terreno. Grazie alla stabilità che offre, riaccende la fiducia nelle persone, incoraggiandole ad affrontare nuove sfide con sicurezza.
  • ginocchio con bloccaggio manuale per atleti (SPORT 3S81): un ginocchio progettato per l’attività sportiva deve sopportare carichi elevati tipici della corsa. Compatto e resistente, il ginocchio 3S80 Sport è ottimizzato per soddisfare le esigenze di qualsiasi tipo di corsa sportiva.
  • gamba bionica: offre notevoli vantaggi agli individui con amputazioni transfemorali. Durante la fase di movimento, solleva attivamente la punta del piede per evitare collisioni con il terreno, riducendo il rischio di inciampare. Una funzione avanzata di recupero dagli ostacoli impedisce le cadute, offrendo un immediato supporto durante il movimento. Inoltre, regola automaticamente l’angolo della caviglia in base alla pendenza del terreno, garantendo un contatto più preciso con il suolo e una risposta ottimale del ginocchio durante la salita e la discesa di rampe. Grazie alla regolazione dell’altezza del tallone, l’utente può cambiare calzatura o camminare a piedi nudi senza compromettere l’allineamento della protesi.

Queste sono solo alcune delle soluzioni che puoi trovare presso il nostro Centro Protesi. Inoltre, sia nel caso degli arti inferiori che di quelli superiori realizziamo protesi estetiche in silicone, con un’estetica molto simile all’arto controlaterale. Una protesi estetica contribuisce nel recupero della persona nella società e nel contesto lavorativo. 

Massima funzionalità e comfort: le protesi di arti superiori di Reha Group

Anche nel caso dell’amputazione di arto inferiore il paziente perde la propria autonomia nel poter fare le cose, comportando la necessità di fare affidamento su qualcun’altro per poter svolgere le attività quotidiane, spesso anche le più banali. 

Per questo è molto importante trovare la giusta protesi per tornare a riacquisire la propria totale autonomia. La mano, con la sua struttura complessa e la versatilità, è una delle parti più sofisticate del corpo umano. Il coordinamento preciso tra nervi, tendini, ossa (27 in totale), muscoli (39 in totale) e articolazioni (36 in totale) consente di eseguire le normali attività quotidiane in modo naturale. Ricreare queste funzioni tramite una protesi rappresenta una sfida significativa. 

Vediamo di seguito alcune delle soluzione del Centro Protesi di Reha Group: 

  • mano bionica: aiuta i pazienti amputati nell’esecuzione di attività quotidiane come allacciare le scarpe, permettendo di riacquistare il controllo e la fiducia in se stessi. Dotata di 14 diverse modalità di presa e posizioni della mano, la mano bionica è progettata per affrontare una vasta gamma di compiti quotidiani: dal mangiare al trasporto di borse, dall’apertura delle porte all’accensione delle luci e alla scrittura al computer. Con motori individuali in ciascun dito, consente movimenti naturali e coordinati, mentre il controllo della velocità proporzionale garantisce precisione anche nei movimenti più delicati.
  • mano Michelangelo: la protesi Michelangelo offre una vasta gamma di opzioni di presa, ripristinando gran parte delle funzioni della mano fisiologica. Il suo design altamente realistico permette un’integrazione armoniosa con il resto del corpo. Inoltre, il polso meccanico AxonWrist offre la possibilità di flessione, estensione e rotazione sia verso l’interno che verso l’esterno.

Vuoi ritrovare la tua autonomia? Contattaci e affidati ai professionisti di Rehabile per iniziare un percorso di ripresa. 

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