Sindrome dell’arto fantasma: quando si verifica e quanto dura?

L’amputazione di un arto inferiore o superiore è un evento traumatico che ha un impatto significativo sulla vita di una persona, cambiando e scombinando le sue abitudini.

Infatti, oltre alle sfide fisiche evidenti che il paziente amputato si trova ad affrontare, esistono condizioni che non facilitano il percorso di ripresa e di riappropriazione della propria autonomia, ma anzi lo rallentano prepotentemente. A tal proposito, impossibile non citarne una molto frequente: la cosiddetta sindrome dell’arto fantasma, che per essere affrontata richiede un’importante consapevolezza da parte del paziente e un percorso con una squadra di specialisti, come quelli di Rehabile, il nostro Istituto di riabilitazione per persone amputate guidato da uno dei migliori fisiatri specializzati nella riabilitazione dell’amputato, il Dott. Marco Traballesi.

Cos’è la sindrome dell’arto fantasma

La sindrome dell’arto fantasma è una condizione che si verifica dopo l’amputazione di un arto: la persona continua a percepire sensazioni provenienti dall’arto che non è più presente. Nonostante l’arto amputato sia fisicamente assente, il cervello continua a inviare segnali che creano un’illusione di presenza e sensazioni fisiche nell’arto fantasma.

Perché avviene tutto questo? La sindrome dell’arto fantasma è un fenomeno complesso che coinvolge il sistema nervoso centrale. Durante il processo di amputazione, le terminazioni nervose dell’arto vengono interrotte, ma i nervi rimanenti inviano ancora segnali al cervello. Quest’ultimo, a sua volta, interpreta questi segnali come se provenissero dall’arto mancante, creando così la sensazione di un arto fantasma.

Le sensazioni variano da persona a persona. Qualcuno può avvertire una percezione di presenza dell’arto, mentre altri possono sperimentare sensazioni, come dolore, prurito, formicolio, crampi o spasmi. Queste ultime possono essere sporadiche o costanti, e possono essere scatenate da vari fattori, come il tocco, i cambiamenti climatici o lo stress emotivo.

Nonostante questa condizione possa essere un’esperienza disturbante, è importante sottolineare che non è un’immaginazione, ma un fenomeno reale. La sindrome dell’arto fantasma può influenzare significativamente la qualità della vita, interferendo con le attività quotidiane, il sonno e il benessere dell’amputato.

Per fortuna ci sono molte strategie di gestione che possono aiutare a ridurre l’impatto delle sensazioni dell’arto fantasma. Un approccio multidisciplinare che coinvolge l’equipe di riabilitazione, composta da medici, fisioterapisti e terapisti occupazionali, è essenziale per affrontare la sindrome dell’arto fantasma in modo efficace.

Quando si verifica la sindrome dell’arto fantasma

La sindrome dell’arto fantasma può manifestarsi poco dopo l’amputazione o anche settimane, mesi o addirittura anni più tardi.

È un fenomeno comune e le sensazioni dell’arto fantasma possono variare da brevi episodi a sensazioni persistenti e dolorose che interferiscono con le attività quotidiane e il benessere del paziente. È importante notare che la sindrome dell’arto fantasma è una condizione che può essere influenzata da fattori individuali come il tipo di amputazione, la causa dell’amputazione e la salute generale del paziente.

Dunque non è possibile prevedere la comparsa della sindrome, questa potrebbe non presentarsi mai oppure dopo anni dall’amputazione. Importantissimo, in ogni caso, è affidarsi a degli specialisti come il Dottor Traballesi che ha, oltre a un’esperienza ultratrentennale, possiede una specifica competenza per quanto riguarda la riabilitazione e il trattamento dell’arto fantasma delle persone amputate.

Quanto dura la sindrome dell’arto fantasma e come affrontarla

uomo con protesi che si guarda allo specchio

La durata della sindrome dell’arto fantasma può variare da persona a persona. In alcuni casi, le sensazioni possono diminuire gradualmente nel corso di alcune settimane o mesi dopo l’amputazione.

Tuttavia, per alcune persone, le sensazioni dell’arto fantasma possono persistere per un periodo di tempo più lungo, anche anni. A tal proposito è importante ricordare che l’obiettivo della riabilitazione non è necessariamente eliminare completamente la sindrome dell’arto fantasma, ma piuttosto imparare a gestirla in modo efficace per ridurne l’impatto negativo sulla qualità della vita.

Esistono diverse strategie e trattamenti che possono essere utilizzati per affrontare la sindrome dell’arto fantasma in modo efficace. L’educazione e la consapevolezza sono fondamentali per aiutare i pazienti a comprendere che le sensazioni dell’arto fantasma non sono immaginarie o indicative di un problema fisico residuo.

Tra le terapie più comuni, oltre alla farmaco terapia, vi sono:

  • la Mirror Therapy (terapia dello specchio): al paziente viene chiesto di muovere l’arto sano (riflesso sullo specchio in modo da dare l’impressione che vi sia anche l’arto amputato) e di immaginare questo movimento anche con l’arto amputato.
    ILLUSIONE PERCETTIVA di avere ancora un arto che risponde ai loro comandi mediante l’integrazione sensoriale e l’osservazione del movimento riflesso (per attivazione dei neuroni mirror).
  • Mental Imagery, (MI) si basa solo sull’immaginazione del movimento dell’arto mancante. Il paziente è guidato dal terapista a percepire l’arto fantasma come parte di sé e riappropriarsene nell’immagine corporea. La MI attiva pattern motori simili a quelli attivati del reale.
  • Phantom exercises, gli “esercizi fantasma” si basano non solo sulla immaginazione del movimento ma anche da una serie di movimenti reali effettuati dalla contrazione dei muscoli residui del moncone e dall’arto controlaterale.

Inoltre ci sono studi che prevedono l’uso della stimolazione nervosa transcutanea (TENS), quest’ultima grazie all’utilizzo di impulsi elettrici di bassa intensità aiuta a stimolare i nervi cutanei e permette di ridurre il dolore percepito.

È importante lavorare a stretto contatto con un team di professionisti della riabilitazione che possa fornire un piano di trattamento personalizzato e il giusto supporto emotivo. La riabilitazione post-amputazione mira a migliorare la qualità della tua vita per aiutarti a raggiungere la massima indipendenza possibile.

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